Non è ancora chiaro se l’intelligenza artificiale (IA) contribuirà o meno alla distruzione dell’umanità, ma potrebbe aiutarci a parlare con le balene.

Video di Dory che parla il “balenese” – Alla ricerca di Nemo


Parlare con le balene? Veramente?

Proprio così. In tutto il mondo, gli scienziati stanno raccogliendo dati per creare un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM – Large Language Model) delle comunicazioni tra le balene. Un LLM dovrebbe gettare le basi per una IA che, in teoria, potrebbe tradurre quello che queste creature dicono: “Ciao a tutti!”, “Lasciatemi in pace!” o qualsiasi altro messaggio.

Breve panoramica su come la IA impara una nuova lingua

Gli strumenti di IA generativa, come Bard e ChatGPT, utilizzano gli LLM. In poche parole, analizzando enormi quantità di contenuti in una determinata lingua, gli LLM “imparano” in quale ordine si trovano determinate parole. Per esempio, la frase “Prende il caffè con latte e due cucchiaini di zucchero” insegna a un LLM che le parole “caffè”, “latte” e “zucchero” sono spesso usate insieme.

In altre parole, gli LLM non imparano una nuova lingua tramite le regole grammaticali e neppure sapendo prima l’inglese e poi imparando lo spagnolo dall’analisi di contenuti tradotti. 

Cosa ha a che fare tutto questo con la comunicazione con le balene?

Gli scienziati sperano che si possa sviluppare un LLM per la comunicazione con le balene.

Inoltre, i computer possono analizzare suoni impercettibili all’orecchio umano. Una curiosità: gli esseri umani possono percepire suoni con frequenze comprese tra i 20 e i 20.000 Hz, mentre i delfini possono sentire diversi tipi di suono (click, stridii) con frequenze oltre i 160.000Hz.

L’intelligenza artificiale riesce a cogliere molto più facilmente alcuni sottili differenze. Prova ad ascoltare questa conversazione tra capodogli. Il nostro cervello non è in grado di distinguere quando una balena comunica con un’altra, ma (in teoria) un computer potrebbe insegnare a sé stesso come “sentire” voci diverse.


Project CETI and Earth Species Project

Due principali organizzazioni non-profit stanno già utilizzando gli strumenti di IA per la comunicazione tra animali: Project CETI (Cetacean Translation Initiative) e Earth Species Project. 

Project CETI ha ottenuto dei finanziamenti da TED Audacious Prize e include una squadra di esperti provenienti da tutto il mondo. Al momento, l’organizzazione è concentrata sulla comunicazione tra i capodogli. Stanno raccogliendo dati sui capodogli in Dominica. Come abbiamo accennato in precedenza, un LLM ha bisogno di un’enorme quantità di dati.

Gli scienziati e gli ambientalisti che lavorano all’Earth Species Project utilizzano gli strumenti di IA per decodificare, etichettare e rispondere ai versi di una varietà di animali, tra cui beluga, luì piccoli (una specie di uccello) e megattere. Inoltre l’ESP è co-fondatore della comunità Interspecies Internet.


Dominica Sperm Whales

 Foto di Jay Clue, Dive Ninja Expeditions. Scattata su permesso speciale. 

Gli umani saranno in grado di parlare con le balene?

Sfortunatamente, non sappiamo quello che non sappiamo.

Primo, esiste un problema di contesto. Il verso di richiamo delle balene si può udire a grande distanza, fino a 6.000 km/3.700 miglia. Sapere chi ha detto cosa e in base a che circostanze è fondamentale per il significato della comunicazione.

Per esempio, se chiedi a qualcuno: “Come ti senti?”, una risposta “Benissimo” può avere un significato diverso, a seconda che provenga da un subacqueo appena uscito da un’immersione, oppure da qualcuno a letto con l’influenza.

Un’altra variabile da prendere in considerazione è l’eco-localizzazione. Tutti gli Odontoceti hanno un organo chiamato melone, che utilizza il suono per creare una visione in 3D del mondo, oltre a quello che già vedono con gli occhi. Se la IA apprendesse che un determinato suono significa “cibo”, come possiamo capire se – nel caso in cui una balena continui a ripetere quel suono – questo significhi che abbia fame, oppure che stia segnalando al banco la presenza di cibo?


I pro e i contro di utilizzare la IA per comunicare con le balene

Cosa succederebbe se gli scienziati sviluppassero un LLM per la comunicazione con le balene?

Innanzitutto, avere una IA che capisca le balene non significa poterlo tradurre in linguaggio umano. Come abbiamo detto in precedenza, le balene usano il suono in modo diverso da come lo usiamo noi. È possibile che la IA possa imparare a parlare in “balenese”, ma noi no.

Potremmo utilizzare un programma per computer che evidenzi conversazioni tra balene, anche se non ne conosciamo il significato. Esiste già un programma, utilizzato da ambientalisti nel Mare dei Salish, in grado di individuare orche malate o ferite.

Se una IA riuscisse ad apprendere i versi emessi dai cetacei prima di uno spiaggiamento, si potrebbero sviluppare misure preventive. Come minimo, la comunità locale avrebbe più tempo per prepararsi e, magari, salvare gli animali. Un sistema simile è già in funzionamento nelle foreste pluviali nel Brasile settentrionale. Utilizzando dispositivi Android riciclati, all’interno degli alberi, la tecnologia Google di IA ascolta eventuali rumori di abbattimenti illegali, come motoseghe e motori di camion da trasporto. Quando viene individuata un’attività illegale, viene inviato un allarme in tempo reale ai Tembé Ranger che possono intervenire o effettuare una segnalazione alle autorità.

an adult and baby humpback whale

Gli scontri con le imbarcazioni sono una grave minaccia per le molte specie di balene e, al momento, non vengono segnalati come dovrebbero. Immagina cosa succederebbe se potessimo “sentire” una balena, o gli appartenenti al suo branco, chiamare aiuto dopo una collisione. Sebbene il pensiero di quel richiamo mi spezzi il cuore, la sua registrazione e la sua localizzazione potrebbero promuovere sforzi per proteggere balene e altri cetacei.

Se fossimo in possesso di una IA in grado di tradurre parole o frasi, il potenziale sarebbe enorme. Potremmo imparare moltissimo sulla vita delle balene, sul loro comportamento sociale e su ciò che succede nelle profondità dell’oceano. Personalmente, mi piacerebbe tantissimo ascoltare una presentazione TED da parte di una balena.

Tuttavia, esistono delle conseguenze pericolose nel riuscire a parlare con le balene.

Cosa succederebbe se la IA traducesse in modo errato? Mi viene subito in mente la scena del film “Mars attacks!” quando gli alieni dicono “Veniamo in pace”.

Gli esseri umani possono essere egoisti. Una volta che la tecnologia fosse diffusa, cosa fermerebbe una compagnia di pesca commerciale dall’ascoltare di nascosto le conversazioni per scoprire nuove zone di pesca?

Forse, potremmo lasciare in pace le balene. Se i corvi, nella zona dove vivo, volessero chiacchierare con me ogni volta che esco di casa, non uscirei così spesso. Scherzi a parte, credo che gli esseri umani abbiano interferito già abbastanza con la vita delle balene. Forse, potremmo pensare che non vogliano neanche parlare con noi.


Salviamo le balene

Saremo mai in grado di parlare con le balene? Solo il tempo lo dirà. Fino ad allora, una cosa è certa: le balene hanno bisogno del nostro aiuto. Giocano un ruolo fondamentale nel nostro eco-sistema e, molte di loro, sono in pericolo.

A humpack whale looking straight at the camera

Ho avuto la fortuna di immergermi ben due volte con le megattere e di guardarne una negli occhi. Non abbiamo parlato, ma mi piace pensare che ci siamo capiti, qualcosa del tipo:

IO: Wow. Sei bellissima!

LA BALENA: E tu sei piccolo ma molto rumoroso!

Per la verità, le mie esperienze con le balene sono stati veri e propri colpi di fortuna. Mi sono ritrovato sott’acqua mentre passavano di là. Ma, se ti emoziona l’idea di nuotare con loro, leggi questi articoli su dove poter nuotare con le balene, scritti da subacquei PADI.


Per saperne di più

Share This