Scritto da Jennifer Small

Fotografo subacqueo, video-operatore e Direttore di Corso PADI, Luke Inman condivide la sua passione per la subacquea e la sua connessione con il Mare di Cortez, e la sua relazione con il leone marino che hanno ispirato i nuovi brevetti sostitutivi, in edizione limitata.

 

Di tutti i posti dove hai viaggiato e ti sei immerso, qual è stato quello che ti ha ispirato di più?

Los Islotes in La Paz, Mexico shot by Luke Inman
Foto: Luke Inman

Los Islotes , vicino a La Paz – Messico – nel Mare di Cortez, è il paradiso per gli incontri con animali selvatici. Los Islotes è in genere riconosciuta dalla stampa subacquea come uno dei migliori dieci siti subacquei al mondo. Dal mio punto di vista e secondo la mia esperienza (e sono stato fortunato ad essermi immerso in tutto il mondo), Los Islotes, è il mio sito numero uno al mondo. La maggior parte delle persone si aspetterebbero una scelta diversa, come: un relitto profondo, o un sito subacqueo pieno di pelagici o un cenote mistico, ma no – un’immersione a bassa profondità con un leone marino disinibito a Los Islotes sarà sempre la mia prima scelta.

Come hanno fatto il Mare di Cortez e Los Islotes a catturare il tuo cuore? Cos’hanno di diverso da tanti altri posti sulla Terra?

Sea Lions in Los Islotes in La Paz, Mexico shot by Luke Inman
Foto: Luke Inman

Così pochi posti vicino alla città possono offrire agli umani delle vere interazioni con gli animali selvatici.

La prima visita a Los Islotes è stata un’esperienza umiliante. Fui illuminato dai leoni marini. Arrivare alla colonia si può meglio descrivere come un carico sensoriale rumoroso. La cacofonia del verso dei leoni marini, le chiamate degli uccelli, e il movimento dell’oceano era accentuato dai latrati e gemiti dei leoni marini: parlano uno con l’altro e davano il benvenuto ai visitatori nella loro casa. Il baccano ha un messaggio chiaro che ti penetra nell’anima: “in questo posto avviene la magia.”

La magia sono i leoni marini che ti incantano e ti avvolgono. Non con l’illusione o l’inganno, non ci sono incantesimi, niente voodoo. Solo con l’eleganza e il fascino, incantesimo giocoso che attrae e ispira chiunque sia in visita.

Come descriveresti i leoni marini di Los Islotes?

Sea Lions in Los Islotes in La Paz, Mexico shot by Luke Inman
Foto: Luke Inman

Los Islotes riceve molti più visitatori di qualunque altra isola del Mare di Cortez. I leoni marini sembrano come essersi abituati alla presenza degli umani e agli alti livelli di traffico di barche con pochi effetti collaterali. Essi sono tutti piacevoli – persino quando coinvolgono i minacciosamente enormi adulti maschi. I leoni marini mi hanno regalato alcune delle più incredibili interazioni.

Qual è la cosa che preferisci di più dell’immergerti con i leoni marini?

Sea Lions in Los Islotes in La Paz, Mexico shot by Luke Inman
Foto: Luke Inman

I leoni marini mi danno la serenità e il piacere dell’interazione con gli animali selvatici: possono lasciarti il sorriso sulle labbra nel ricordo della gioia dell’infanzia e dell’innocenza, i giorni felici del non avere responsabilità. Loro sono il mio momento di meditazione. Andarli a trovare e stare con loro è diventato un momento chiave della mia routine, una naturale terapia di educazione.

Raccontaci della tua esperienza nel fotografare i leoni marini che appaiono sui nuovi brevetti PADI a edizione limitata.

Luke Inman PADI Replacement Card

Una delle esperienze più memorabili l’ho avuta con un giovane cucciolo a Los Islotes, una femmina marcata e etichettata ironicamente con il numero “42” (che secondo La Guida di Hitchhiker della Galassia è la “Risposta alla Somma Domanda sulla Vita, l’Universo, e il Tutto”). Sembrava apparire ogni volta che mi immergevo a Los Islotes e mi ci è voluto un sacco per diventare un compagno di giochi dei leoni marini. E lei è stata paziente, gentile e, soprattutto, affettuosa. Che lei abbia realmente la risposta alla “vita, l’universo e il tutto” è una cosa su cui dibattere, ma sono sicuro che Prefect e Dent sarebbero stati d’accordo con me.

Le nostre interazioni iniziavano sempre con lei che mi urtava gentilmente – ma probabilmente parlare di agguato sarebbe una descrizione migliore. Questo atto era eseguito secondo le capacità di un subacqueo militare ben addestrato. Come ogni assalto a sorpresa fatto bene, venivo invariabilmente messo totalmente in un angolo, ma invariabilmente e senza nessuna eccezione lei finiva con spingere la sua testa contro la mia tanto che potevo sentire i suoi baffetti che mi accarezzano la fronte.

Lei poi iniziava a giocare mordendomi delicatamente la mano. Questo morso scherzoso era la sua maniera per assicurarsi che la mia mano fosse diretta sul suo corpo e dietro la sua testa. Il suo obiettivo sembrava fosse quello di portarmi a grattarle le orecchie; quando mi fermavo lei spostava la sua testa sotto la mia mano, iniziando a atteggiarsi con affetto come i cani e i cuccioli fanno. Alle volte insisteva talmente tanto che dovevo abbassare la mia macchina fotografica e semplicemente concentrarmi nel darle amore e attenzione.

Molti anni dopo la mia esperienza con “42”, aveva smesso di apparire nelle mie immersioni. Avevo pensato fosse diventata troppo vecchia o adulta per continuare a giocare con questo intruso del suo mondo, rumoroso e produttore di bolle. Quanto mi ero sbagliato. Rincontrai “42” di nuovo – due o tre anni più tardi – quando una grande femmina mi venne a salutare sott’acqua con un’accoglienza che si riserva a un amico di lunga data dopo tanto tempo che non lo si vede.

Non mi era mai capitato che qualcuno mi accogliesse con così tanto entusiasmo. Non mi sembrava potesse essere vero che fosse la stessa giovane cucciola che mi aveva così allegramente tenuto compagnia. La tecnica di appostamento mi sembrò davvero familiare, soprattutto per l’insistenza a farsi grattare la pancia e l’orecchio. Ancora una volta mi ritrovai ad abbassare la macchina fotografica e a soddisfare le richieste della mia amica di vecchia data con qualche coccola e qualche gioco insieme. C’era una cicatrice al posto della targhetta di identificazione, ma l’etichetta attuale era anch’essa logorata dal tempo. Chiesi a uno dei ricercatori della colonia se fosse possibile per “42” ricordarsi di me. Mi diede un’occhiata scettica e mi disse, “Non c’è motivo per cui non dovrebbe, ma noi non osserviamo cose come queste nella scienza.”

Hai nessun suggerimento su come catturare la personalità e lo spirito delle creature nelle foto e i video subacquei?

Sea Lions in Los Islotes in La Paz, Mexico shot by Luke Inman
Foto: Luke Inman

Vieni a fare un workshop con me – oppure iscriviti a un corso PADI Digital Underwater Photographer oppure Underwater Videographer nella tua zona.

Quali sono i consigli top che puoi dare per la fotografia subacquea e che segui anche tu?

#1: Non danneggiare l’ambiente!

#2. Cattura il momento.

#3. Racconta una storia.

#4. Preoccupati dell’arte, non dell’attrezzatura.

Cosa speri possa ispirare negli altri il tuo lavoro?

Spero possa ispirare le persone a prendersi cura del pianeta e tutelarlo.

Il brevetto sostitutivo PADI, in edizione limitata, I Leoni Marini di Los Islotes, con le bellissime fotografie di Luke Inman, sono ora disponibili per un breve periodo. Visita il tuo PADI Dive Center o Resort o PADI.com per essere il primo ad avere questo brevetto.

Per vedere più lavori di Luke Inman, visita lukeinman.com.

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