Immagina di immergerti con mante che conosci per nome. Per Nakia Cullain, ecologista marina, questi incontri rappresentavano un miracolo quotidiano, fino a quando le acque costiere al largo del Mozambico non hanno cominciato a svuotarsi…

Chiunque abbia avuto la fortuna di trovarsi in acqua con una manta concorderà sul fatto che si tratta di un’esperienza davvero memorabile. Queste eleganti creature non solo incarnano la bellezza dell’oceano, ma anche la sua fragilità. In Mozambico, dove – storicamente – le mante si riuniscono nelle acque vicino alla costa, le popolazioni sono sempre più minacciate dalla pesca e dal commercio.

PADI AWARE ha recentemente intervistato Nakia Cullain riguardo l’attività di ricerca a cui lei e la Marine Megafauna Foundation (MMF) stanno partecipando. Inoltre, Nakia ha parlato di come la CITES 2025 (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) sia fondamentale per salvaguardare le mante e garantire che questa specie iconica e vitale sopravviva per le generazioni future.


20 anni di ricerca sulle mante

Per più di due decenni, gli scienziati della Marine Megafauna Foundation hanno creato e arricchito una delle banche dati più significative al mondo sulle mante presenti al largo della costa del Mozambico. Le loro ricerche sono iniziate a Tofo nei primi anni 2000 e si sono estese a Zavora nel 2009, consentendo di tracciare modelli a lungo termine per le popolazioni locali di mante.

Quando le è stato chiesto perché ha scelto di studiare le mante, Nakia Cullain ha risposto: “Il mio primo incontro qui [a Zavora], in realtà quasi dieci anni fa, ha cambiato la mia vita. Ne ho incontrate sei e sono rimaste con noi per circa mezz’ora, erano davvero interattive e curiose. Mi è piaciuto tantissimo. Questo ha cambiato la mia traiettoria di ricerca e, da allora, mi sono dedicata completamente alla ricerca sulle mante.”

Una parte fondamentale di questa ricerca si basa sull’identificazione fotografica. I subacquei scattano foto delle macchie presenti sul ventre delle mante per consentire agli scienziati di riconoscerne e seguirne i singoli esemplari. Attualmente, solo a Zavora, la MMF ha raccolto oltre 700 profili di mante nel suo database. La ricerca viene poi abbinata alla telemetria – sia con ricevitori acustici che con localizzatori satellitari – che consente al team di seguire le mante oltre i siti di immersione, rivelando dove si spostano lungo la costa e al largo, e gli habitat in cui vivono principalmente.

Purtroppo, questa ricerca a lungo termine ha rivelato un drastico calo degli avvistamenti lungo la costa del Mozambico. A Tofo, gli avvistamenti sono diminuiti dell’88% nel primo decennio e fino al 99% nel secondo decennio. A Zavora, si registrano ancora grandi aggregazioni stagionali (a volte decine in una sola immersione) ma, anche in questo caso, i dati mostrano un calo dell’82%.

Nakia Cullain raccoglie dati per poter identificare le singole mante in Mozambico.

Perché le mante sono importanti

Come tutta la fauna marina, le mante svolgono un ruolo importante per la salute degli ecosistemi oceanici. Essendo grandi filtratori, contribuiscono a spostare le sostanze nutritive nell’oceano. Inoltre, il loro rapporto con i pesci pulitori contribuisce a sostenere la biodiversità intorno alle barriere coralline e ai siti di alimentazione/pulizia. Spesso, i loro siti di aggregazione indicano aree dell’oceano produttive e ricche di vita. Una curiosità: le mante hanno il più grande rapporto tra la le dimensioni del cervello e quelle del corpo di qualsiasi altro pesce!

Oltre a tutto questo, le mante portano grandi benefici all’uomo grazie al turismo che sostiene i posti di lavoro e le imprese locali. Non solo in Mozambico, ma anche nelle mete subacquee in tutto il mondo, le mante attraggono subacquei e snorkelisti da ogni provenienza. La loro presenza prevedibile in alcuni siti della barriera corallina le rende un elemento chiave del turismo responsabile, che può fornire un valore economico a lungo termine.

Come spiega Nakia, la preoccupazione di perdere le mante non ha solo un risvolto scientifico o economico, ma anche profondamente personale. “Credo che la mia paura più grande sia che tra qualche anno – cinque / dieci – le mante possano non esserci più. È un pensiero terrificante. Quando penso a intere popolazioni che stanno scomparendo, mi prende una tristezza infinita.”


Due mante nuotano nelle acque del Mozambico, fotografate sott'acqua

Perché le popolazioni di mante stanno diminuendo

In Mozambico, in particolare, le mante hanno sofferto pesantemente a causa della pesca eccessiva a tutti i livelli: artigianale, commerciale e industriale. Anche se ora esistono delle protezioni, come dice Nakia, “il danno è già stato fatto quando tante mante sono state pescate anni fa”.

Il cambiamento delle condizioni oceaniche, dovuto all’impatto del cambiamento climatico, come lo spostamento delle correnti oceaniche e di conseguenza del plancton (la principale fonte di cibo delle mante), hanno un impatto negativo su queste popolazioni. Anche il turismo subacqueo, se non gestito correttamente, può allontanare le mante da habitat importanti. Quando programmi un’immersione, assicurati di scegliere sempre operatori ecoturistici responsabili.


Proteggere le mante a livello locale e globale

Una protezione duratura per le mante inizia a livello comunitario. Nakia spiega che a Zavora “il nostro obiettivo principale è la gestione delle aree marine a livello locale. Abbiamo un’ottima comunità di pescatori che vuole gestire la pesca in modo corretto. Vogliono vedere un futuro per i loro figli. Vogliono vedere più mante e più turismo”.

Il vicino Sudafrica ospita un santuario marino che non è stato nemmeno creato per le mante, ma che ora ne trae beneficio semplicemente perché l’ecosistema è protetto. Nakia e i suoi colleghi ritengono che, in Mozambico, un approccio simile potrebbe aiutare la ripresa delle popolazioni di mante.

Ma la protezione non può fermarsi alle coste nazionali. Le ricerche della Marine Megafauna Foundation dimostrano chiaramente che le mante percorrono lunghe distanze, spostandosi al largo in acque internazionali. Qui la pressione della pesca e i rischi di cattura accessoria sono più difficili da controllare. Ecco perché conferenze internazionali, come la CITES, sono essenziali per proteggere queste splendide creature.

Zavora, della Marine Megafauna Foundation, etichetta le mante in Mozambico

Perché la CITES 2025 è importante per le mante

L’opportunità per le mante di essere riconosciute e protette al più alto livello internazionale si avvicina! Dal 14 novembre al 5 dicembre 2025, i governi di tutto il mondo si riuniranno per votare se le mante debbano ricevere una maggiore protezione globale nell’ambito della CITES. Ciò contribuirebbe a impedire che il commercio internazionale e le catture accessorie riducano ulteriormente le popolazioni di mante, soprattutto quando queste migrano oltre i confini.

I subacquei e gli appassionati di oceano di tutto il mondo sono invitati a dare voce alla protezione delle mante (e di altri squali e razze). Gli scienziati hanno fornito le prove, ora il mondo deve agire. Come spiega Nakia, “è necessario il sostegno dell’opinione pubblica per spingere i leader a prendere la decisione giusta. In occasione della CITES 2025, firmate la petizione per chiedere ai leader mondiali di creare misure per la protezione delle mante più efficaci.”


Sei pronto a immergerti nella protezione delle mante?

MantaRay_Shutterstock
Share This

Articoli correlati