Tutto iniziò nel 2012, quando ero in vacanza in Egitto ad Abu Dabbab, e i miei genitori decisero di regalarmi per il mio decimo compleanno un’esperienza del tutto nuova per me, il Discovery Scuba Diving.
Da quel momento fu un’emozione unica, la possibilità di poter respirare sott’acqua come i pesci, di sentirmi parte integrante di un ambiente di cui avevo sempre sognato di fare parte. Da quel giorno partì la mia avventura subacquea, subito i giorni successivi iniziai il corso Junior Open Water Diver, con il mio primo istruttore Stefano Pelloni, un ragazzo molto simpatico che seppe trasmettere la sua passione ed entusiasmo anche ad un bambino di dieci anni.
All’inizio studiare non fu molto facile perché le leggi fisiche e la fisiologia dell’immersione mi diedero del filo da torcere, non conoscendo ancora alcuni concetti teorici, ma la soddisfazione che ebbi quando passai l’esame scritto e l’ultima acqua confinata fu enorme, finalmente ero un subacqueo brevettato. Quel giorno il caso volle che mia mamma incontrasse proprio nello stesso villaggio turistico una sua collega di lavoro il cui marito faceva immersioni attraverso un club, L’Altramarea di Casalpusterlengo, che da quel giorno mi accolse attraverso i suoi istruttori a braccia aperte.
Quando tornammo in Italia da subito iniziai a fare immersioni nell’Area Marina Protetta di Portofino, essendo io di Milano dove manca il mare, pertanto sono sempre dovuto andare alla ricerca del mio elemento naturale. Dopo alcuni anni di immersioni passate sulle cime dei gavitelli a causa della mia giovane età, per la quale il mio orecchio non era ancora completamente sviluppato, grazie a Giovanni Tersini, il mio primo mentore ed istruttore di riferimento, che non si stancò mai di accompagnarmi pazientemente e di spronarmi ogni volta nonostante le difficoltà, riuscii a prendere il mio secondo brevetto, lo Junior Advanced Open Water Diver, che mi permise di aumentare le mie possibilità di immersioni.
A 13 anni venni a conoscenza della fiera della subacquea in Italia, l’EUDI, e lì conobbi Luca Occulto e il diving center I Sette Mari e da quella fiera iniziò il mio vero e proprio percorso subacqueo per diventare un professionista della subacquea. Iniziai a frequentare l’Asinara National Camp presso l’isola dell’Asinara, l’esperienza che mi permise di capire veramente cosa fosse la subacquea e come vivere il mare a 360° perché ogni giorno facevamo parte del nostro elemento, eravamo a diretto contato con la natura giorno e notte. Durante questi Camp mi innamorai completamente del mare ma in primis della subacquea e fu già durante quelle esperienze che capii cosa volessi fare da grande, quale fosse il mio sogno, ovvero l’istruttore subacqueo.
Da quel momento cercai di impegnarmi al massimo delle mie capacità per poter raccogliere quanto più possibile di tutte le nozioni di subacquea che venivano impartite durante quelle due settimane, l’attrezzatura, la fisica, la fisiologia, le skill e tutto quello che girava attorno al mondo del mare e della subacquea. Fu proprio in quegli anni che presi le varie specialità quali la biologia marina, la Peak Performance Buoyancy, l’Equipment Specialist e tante altre che furono ognuna un gradino in più verso il mio sogno di istruttore subacqueo.
Nel 2020 arrivai in Sardegna per fare il mio primo corso professionale, il Divemaster, e già dal primo momento in cui aprii il manuale intesi che mi stavo avvicinando sempre di più al mio sogno. Lessi e studiai tutto il manuale nel giro di una settimana, mi piaceva troppo. Quando iniziammo ad andare in acqua fui ancora più felice, finalmente percepivo cosa significasse essere dall’altra parte, essere un professionista della subacquea. Il tempo passò e feci due stagioni da Divemaster, tra Discovery Scuba Diving e ReActivate, e mi convinsi ancora di più che quello che volessi fare era questo: il professionista della subacquea.
Nel febbraio del 2023 arrivò la svolta, una chiamata con il nostro Regional Manager Italia, Fabio Figurella. Iniziò a raccontare a me e ad altri di un progetto di Ambassador per diventare istruttore; finalmente il mio sogno aveva reali possibilità di concretizzarsi. Da quel giorno tutto cambiò: lasciai un lavoro stabile e ben remunerato per scommettere sul mio futuro e non appena iniziò l’Instructor Development Course subito iniziai a lavorare sodo. Con Paolo Micarelli, il nostro Course Director, e anche Andrea Gloghini, Luca Pellizzari, Valentina Valoncini e Davide Petta come staff del nostro corso istruttori, ci siamo divertiti molto, abbiamo imparato tanto e queste persone hanno permesso, a tutti noi candidati, di arrivare in maniera preparata al nostro esame. I giorni dell’esame sono stati forse due dei miei giorni più intensi e ricchi di emozioni. Grazie alla preparazione fornita abbiamo superato l’esame con ottimi risultati, ma soprattutto sono riuscito a raggiungere il mio sogno dal quel primo giorno di Asinara National Camp, l’istruttore subacqueo.
Ecco, questa è la mia piccola e semplice storia di come da un semplice e casuale regalo di compleanno di un bambino di soli 10 anni sono riuscito con diversi sforzi e sacrifici a coronare il mio sogno di istruttore subacqueo; le emozioni che ho provato sono state tantissime e sono qualcosa di indescrivibile, la possibilità di poter respirare sott’acqua e qualcosa di incredibile ma lo è ancora di più poter insegnare alle persone ma soprattutto ai ragazzi come noi come fare la cosa più bella del mondo.
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Questo post è stato scritto in italiano da Andrea Rovelli, istruttore PADI.