PADI AWARE®, in collaborazione con i partner The Ocean Conservancy e CSIRO, ha pubblicato una seconda ricerca innovativa. Questo studio ha utilizzato i dati inviati dai subacquei tramite Dive Against Debris®, il programma di scienza partecipata. I dati inviati hanno contribuito a dimostrare il ruolo cruciale che i subacquei svolgono nella protezione dei nostri oceani. Ecco un’analisi più approfondita dei risultati e del loro significato per il futuro della protezione degli oceani.


Tartaruga marina impigliata nella plastica con grafica mondiale in sovrimpressione

Un mondo di rifiuti

Questo documento scientifico è la seconda collaborazione (leggi qui il primo studio) che utilizza le informazioni raccolte in tempo reale dalle iniziative di pulizia delle spiagge e dalle indagini sui fondali marini Dive Against Debris® per identificare gli hotspot di rifiuti marini e cercare di comprenderne le cause. Questa ricerca è la prima nel suo genere e utilizza dati raccolti a livello globale provenienti da oltre 115 Paesi.

La ricerca identifica gli hotspot globali di rifiuti marini e il nuovo documento ne scopre i legami con i fattori socio-economici. Questi hotspot sono stati collegati all’aumento dello sviluppo urbano e alle aree in cui la ricchezza nazionale è diminuita.


Infografica socioeconomica sulla plastica

Rifiuti marini – Punti chiave

Questa ricerca evidenzia che i rifiuti marini sono un problema transfrontaliero e non sono necessariamente attribuibili a un particolare Paese, regione o fiume.

Questa scoperta dimostra che il problema dei rifiuti marini è molto più complesso di quanto molti ricercatori pensassero inizialmente. Per affrontarlo è necessaria una risposta a livello globale. Inoltre, i dati dimostrano che le tendenze dei rifiuti marini sono molto diverse e variano a seconda del Paese, della regione e dell’area di relativa ricchezza.


Due subacquei raccolgono rifiuti sott'acqua, uno dei due tiene un sacchetto di plastica

Uniti contro i rifiuti marini

Queste scoperte hanno aperto un nuovo approccio alla riflessione sui rifiuti marini. Ciò è stato possibile solo grazie alle enormi quantità di dati raccolti dai citizen scientist e dalla comunità dei subacquei ricreativi.

È ormai evidente che i subacquei sono l’unico gruppo in grado di monitorare direttamente l’impatto delle politiche e delle iniziative di gestione dei rifiuti sugli habitat oceanici. Come subacqueo, contribuisci alla ricerca innovativa quando trasformi ogni immersione in un sondaggio – #EveryDiveaSurveyDive!

Insieme, svolgeremo un ruolo fondamentale nella valutazione dell’efficacia degli sforzi per evitare che i rifiuti finiscano negli oceani.

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