Da tesori sommersi a città perdute, il mondo sommerso ha sempre affascinato sia i subacquei che i non subacquei. Questo universo misterioso, ancora in gran parte inesplorato, ha un ruolo di primo piano in molti grandi blockbuster di Hollywood. Tuttavia, anche i migliori film ambientati nell’oceano a volte esagerano con la licenza creativa, dando vita a errori divertenti nelle scene subacquee.
Ecco alcuni degli strafalcioni più clamorosi che potresti aver già notato. Dalla fisica improbabile a gadget ancora fantascientifici, questi momenti cinematografici fanno sorridere… o rabbrividire!
(Attenzione: possibili spoiler in arrivo).
1. Lo squalo (1975)
La maggior parte dei subacquei, essendo ambientalisti e – in generale – appassionati di squali, ha molte ragioni per disapprovare Lo Squalo. Negli anni ’70, il film ha trasformato intere generazioni in galeofobici (persone con una paura irrazionale degli squali). Ma non è questo il motivo per cui ci indigniamo. Dimentica la rappresentazione scorretta di questi animali spesso demonizzati: c’è un’altra ragione per cui Lo Squalo entra nella nostra lista.
Cosa succede?
In una delle scene più iconiche, Martin Brody (Roy Scheider) affronta il suo temibile avversario in mare aperto. Dopo vari tentativi, riesce a colpire con un fucile una bombola subacquea rimasta incastrata nella bocca dello squalo. L’impatto provoca un’esplosione spettacolare, distruggendo lo squalo all’istante.
Perché è ridicolo?
Anche se forata, una bombola subacquea ben mantenuta non esplode. Un esperimento condotto in un episodio di MythBusters ha testato cosa accadrebbe se un fucile colpisse una bombola subacquea (puoi vedere il video qui). Sebbene siano rari i casi documentati di bombole che “esplodono”, la scena girata secondo le leggi fisiche sarebbe stata diversa: la perforazione avrebbe rilasciato l’aria pressurizzata con forza, spingendo la bombola all’indietro. Probabilmente, questo avrebbe comunque ucciso lo squalo, ma senza la spettacolare esplosione in puro stile hollywoodiano.
2. Licenza di uccidere (1989)
James Bond è noto per affrontare situazioni al limite della sopravvivenza con una freddezza incredibile. È anche un subacqueo esperto, ma in Licenza di uccidere (1989), interpretato da Timothy Dalton, supera ogni limite di credibilità. Nel film, compie imprese che nessun essere umano – nemmeno un subacqueo esperto – potrebbe mai realizzare. Ed è proprio per questo che il film entra di diritto nella nostra raccolta dei peggiori errori subacquei del cinema.
Cosa succede?
Durante un combattimento subacqueo, James Bond si ritrova con il tubo dell’erogatore tagliato e inseguito da diversi nemici. Per fuggire, afferra un fucile subacqueo e lo usa per agganciarsi a un idrovolante in superficie. Mentre l’aereo decolla, Bond viene trascinato rapidamente fuori dall’acqua, sciando sull’onda fino a raggiungere il velivolo. Poi si arrampica a bordo e prende il controllo, volando verso la salvezza.
Perché è ridicolo?
Come sanno bene i subacquei certificati, una risalita controllata è fondamentale per evitare lesioni ai polmoni e il rischio di malattia da decompressione (MDD). Nel film, James Bond risale rapidamente in superficie dopo essere stato a una certa profondità. Anche se fosse riuscito a espirare per proteggere i polmoni, non avrebbe comunque eliminato l’azoto accumulato nel corpo, esponendosi al rischio di MDD. Come se non bastasse, subito dopo si arrampica a bordo dell’aereo e decolla – una delle cose che un subacqueo non dovrebbe mai fare appena uscito dall’acqua.
3. The Abyss (1989)
Il 1989 sembra essere stato un anno particolarmente ricco di scene subacquee tutt’altro che accurate. Un esempio è The Abyss, il classico di James Cameron, in cui una squadra di ricerca e recupero statunitense collabora con l’equipaggio di una piattaforma petrolifera per recuperare un sottomarino affondato. Il film è ricco di sequenze subacquee spettacolari, ma ce n’è una in particolare che lascerà tutti i subacquei a bocca aperta. Ecco perché.
Cosa succede?
La squadra deve disinnescare una testata nucleare a oltre 3,2 chilometri di profondità. Nel film, il problema viene risolto grazie a un apparato respiratorio a immersione liquida. Con questa attrezzatura, il guardiamarina Monk (Adam Nelson) riesce a completare l’operazione, poco prima che l’ossigeno nel liquido si esaurisca, trasformando la missione in un viaggio di sola andata.
Perché è ridicolo?
Respirare liquido invece dell’aria è un’idea innovativa. In teoria, la respirazione tramite un liquido ricco di ossigeno potrebbe funzionare, fornendo ossigeno ove necessario. Tuttavia, nel processo mostrato nel film, non avviene lo scambio di gas. Questo significa che i prodotti di scarto, in particolare la CO2, si accumulerebbero nel flusso sanguigno del subacqueo, portando a un blackout.
4. The Cave – Il nascondiglio del diavolo (2005)
Nel film The Cave – Il nascondiglio del diavolo, un team di esperti esploratori di caverne cerca di scoprire cosa sia successo a un gruppo di avventurieri scomparsi anni prima. Mentre la squadra si arrampica e si immerge nel sistema di grotte sommerse, scendendo a oltre un chilometro di profondità, fa una scoperta inaspettata, il tutto mentre affronta un’impresa subacquea che sembra impossibile. Riesci a indovinare quale sia l’errore subacqueo di questo film?
Cosa succede?
Mentre la squadra esplora i tunnel sommersi, conversa tra loro, condividendo i progressi e riportando informazioni utili.
Perché è ridicolo?
Come sai, è possibile parlare durante le immersioni subacquee, a patto di indossare l’attrezzatura giusta. Per comunicare sott’acqua, è necessaria una maschera gran facciale che lasci libera la bocca. Nel film, però, i subacquei usano erogatori tradizionali, che dovrebbero impedire loro di parlare, eppure riescono a conversare come se gli erogatori non esistessero. (Se sei interessato alle immersioni con maschera gran facciale, dai un’occhiata al corso di specialità sul nostro sito).
5. Viaggio nell’isola misteriosa (2012)
Viaggio nell’isola misteriosa è un film che, tra uccelli giganti che mangiano api, enormi anguille elettriche e una città di Atlantide che sorge e sprofonda ripetutamente, non brilla certo per realismo. Tuttavia, gli elementi più inverosimili del film non sono le creature mitiche o la città in movimento, ma le imprese subacquee che Hank (Dwayne Johnson) e Sean (Josh Hutcherson) compiono lungo il loro viaggio.
Cosa succede?
Da riva, Hank e Sean devono raggiungere il leggendario Nautilus, il sottomarino del Capitano Nemo, situato “a soli 30 metri di profondità”. Per risolvere il problema, si improvvisano MacGyver e costruiscono delle pony bottle. Usano degli snorkel collegati a sacchetti di plastica contenenti “due boccate d’aria”. Poi, si tuffano e nuotano per 30 metri, cercando di gestire la scorta d’aria lungo il percorso. Naturalmente, riescono a raggiungere il sottomarino.
Perché è ridicolo?
L’uso di pony bottle per emergenze o per immersioni brevi e poco profonde è verosimile. Tuttavia, l’idea di creare apparati di respirazione fai-da-te, come sacchetti o contenitori riempiti d’aria, non lo è affatto. Anche se fosse possibile costruire un dispositivo del genere, diventerebbe inutilizzabile a 30 metri di profondità. A quella profondità, infatti, l’aria all’interno del contenitore sarebbe così compressa da renderla irrespirabile, soprattutto se respirata attraverso un erogatore improvvisato, come uno snorkel.
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Dopo aver visto alcuni esempi di come non immergersi, è il momento di scoprire come farlo correttamente! Se vuoi immergerti più in profondità, imparare a usare i veicoli a propulsione subacquea (DPV) o semplicemente rinfrescare le tue abilità, sicuramente troverai un corso PADI eLearning adatto a te! E la parte migliore? Potrai iniziare subito, direttamente dal tuo smartphone o computer.