Tutti i subacquei ricordano bene la loro prima immersione notturna (in inglese). Immergersi nell’ignoto, al buio, ha in sé qualcosa di speciale, di emozionante. L’aspetto magico, però, è quello di scoprire che, di notte, l’oceano non si “addormenta”, ma si riempie di nuova vita. Se vuoi portare l’immersione notturna al livello successivo, devi assolutamente provare il “blackwater diving”.
Di cosa si tratta?
Durante le “blackwater dive” (letteralmente “immersioni in acque nere”) esplori una barriera corallina o rocciosa in pieno oceano, ma non di notte.
Ti immergi sospeso nella colonna d’acqua, nelle profondità dell’oceano al largo della costa. L’imbarcazione galleggia nella corrente e tu punti la torcia nell’acqua per attrarre le creature notturne nell’oceano.
All’inizio, ti può sembrare di osservare solo l’oscurità. Molto presto, però, varie creature cominciano a risalire dalle profondità.
I subacquei nuotano attorno alle luci, oppure sono agganciati ad una cima per rimanere vicini alla barca. Con la loro torcia, illuminano le piccole creature attratte dai fari.
In particolare, ai fotografi subacquei piace scattare foto durante le “blackwater dive” (in inglese). Questo tipo di immersione offre la possibilità di scattare splendide foto di creature marine che vivono in profondità, raramente visibili.
Cosa si vede durante le “blackwater dive”?
Di notte, miliardi di creature risalgono dalle profondità dell’oceano verso la superficie, in cerca di cibo.
Questa è la più grande migrazione animale (in inglese) al mondo e avviene tutte le notti.
A volte, potresti osservare qualche grande pesce pelagico che si nutre di quelli più piccoli attratti dalla luce, ma è una cosa rara. Nelle “blackwater dive”, l’attrazione principale è costituita dalle piccole, strane e bellissime creature che formano il plankton.
Tra queste creature microscopiche, troviamo giovani esemplari di ogni tipo di animale, dai granchi alle seppie o qualsiasi altro tipo di animale, e di molte altre creature nella fase larvale della loro vita.
Spesso i loro corpi sono trasparenti e hanno la capacità di essere bioluminescenti, cioè di illuminarsi in acqua quando vengono disturbati.
Dove si possono effettuare le “blackwater dive”?
Per sperimentare questo tipo di immersione, puoi immergerti ovunque al largo, dove ci sia almeno qualche decina di metri d’acqua. Tuttavia, alcune località sono famose per offrire grandi profondità vicine a riva, cosa che le rende ideali per il “blackwater diving”.
- Il “blackwater diving” ha avuto origine a Kona, nelle Hawaii. Con una profondità di oltre 10.000 piedi a poca distanza dalla costa, è ancora una delle mete più richieste per questo tipo di immersioni.
- Anche le limpide acque nei pressi di Palau e le fosse oceaniche che le circondano, con profondità di oltre 25 mila piedi, sono una meta ideale per chi vuole fare del “blackwater diving”.
Suggerimenti
Per quanto riguarda attrezzatura e abilità, il “blackwater diving” è molto simile alle immersioni notturne, ma ci sono alcune cose da ricordare:
- Il controllo dell’assetto (in inglese) è fondamentale, specialmente se scatti foto o se pianifichi di nuotare attorno alle luci.
- Fai sempre attenzione alla tua posizione in acqua. Data la scarsità di riferimenti, è facile perdere l’orientamento.
- Devi sentirti a tuo agio a immergerti di notte e in acque profonde. Se non sei abituato a immergerti di notte, comincia con le barriere coralline e prosegui con il “blackwater diving”.
- Se non sei agganciato all’imbarcazione, rimani vicino alle luci in modo da non venire trascinato via dalla corrente.
Galleggiare nell’oceano di notte, con un cielo stellato sopra e le creature luminose in profondità sotto di noi, è un’esperienza veramente unica e magica. Indipendentemente da quello che osserverai, il “blackwater diving” sarà un’esperienza indimenticabile.