Il Trattato globale sull’inquinamento da plastica è un’opportunità irripetibile per porre fine all’inquinamento da plastica negli oceani. Che tu sia un subacqueo, un apneista, un surfista o un altro appassionato dell’oceano, sicuramente sai che i nostri oceani stanno soffrendo.

Sfortunatamente, molte persone non comprendono l’entità del problema dell’inquinamento da plastica. Secondo una ricerca delle Nazioni Unite e della Ellen MacArthur Foundation:

  • Ogni anno, si producono 430 milioni di tonnellate di plastica.
  • Due terzi dei prodotti in plastica vengono utilizzati per meno di 30 minuti prima di essere smaltiti.
  • Ogni anno, 8,8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono nell’oceano.

Gli esperti stimano che l’80% dell’inquinamento presente negli oceani sia costituito da rifiuti di plastica. Ogni anno, imballaggi, bottiglie, cannucce, microplastiche e molti altri tipi di inquinamento marino da plastica uccidono migliaia di uccelli, pesci e altri animali marini. In effetti, sei dei primi dieci articoli riportati durante i sondaggi Dive Against Debris sono di plastica.

A diver picks up plastic in the ocean during a dive against debris in the Maldives

L’inquinamento da plastica ha un impatto anche sulle persone. Nell’oceano, la plastica si scompone in microplastiche che vengono ingerite da pesci, molluschi e altri animali marini consumati dall’uomo. Secondo il National Institute of Health degli Stati Uniti (che riporta uno studio condotto in Germania), “… la maggior parte degli esseri umani ingerisce una quantità significativa di microplastica… attraverso il cibo, in particolare attraverso il consumo di pesce e altri frutti di mare”.

Inoltre, ogni anno, i rifiuti di plastica causano danni per circa 13 miliardi di dollari. Questo numero riflette una combinazione di costi diretti e indiretti associati all’inquinamento da plastica, come i costi economici per la pulizia e la gestione dei rifiuti, i costi sanitari, gli impatti da pesca e turismo, nonché la perdita dell’habitat marino.

Ma, nonostante tutto, c’è sempre speranza.


Cos’è il Trattato globale sull’inquinamento da plastica?

L’INC (Intergovernmental Negotiating Committee) delle Nazioni Unite sta sviluppando una legislazione ambientale per porre limiti legalmente vincolanti alla produzione e allo smaltimento di plastica monouso a livello globale. L’attuale bozza del documento (PDF) prevede:

  • Cooperazione internazionale.
  • Riduzione della produzione di plastica.
  • Migliore gestione e riciclaggio dei rifiuti.
  • Rimozione dei rifiuti esistenti.
  • Monitoraggio e valutazione periodici dell’inquinamento da plastica.
  • Creazione di posti di lavoro e settori sostenibili.
  • Input provenienti da comunità spesso trascurate.
  • Un meccanismo formale per fornire supporto laddove è più necessario.

L’accordo sarà legalmente vincolante con conseguenze reali per i paesi che non rispettano le norme del trattato concordate a livello globale per ottimizzarne l’impatto, ma il trattato non è stato finalizzato. La sessione finale per il Trattato globale sull’inquinamento da plastica è prevista per novembre 2024 a Busan, Repubblica di Corea. Più di 2500 delegati, provenienti da 170 stati membri, e oltre 480 organizzazioni (inclusa la PADI AWARE Foundation®) stanno partecipando allo sviluppo del trattato.


A net full of plastic pollution collectedfrom the ocean sits on a ship belonging to The Ocean Cleanup
Foto di: The Ocean Cleanup

Poniamo fine all’inquinamento da plastica negli oceani

Quando vediamo gli effetti dell’inquinamento da plastica nell’oceano o lungo la costa, può essere facile pensare: “Sono da solo, come posso fermare questo fenomeno?” Ecco perché questo trattato è così importante.

In tutto il mondo, i subacquei, chi ama lo snorkeling, gli apneisti e i Mermaid hanno un ruolo fondamentale da svolgere. Non importa dove vivi: anche tu puoi essere una voce per l’oceano.

  • Firma la petizione. Fai in modo che i governi e l’industria della produzione di plastica si assumano le loro responsabilità.
  • Dai il via al cambiamento tra amici e familiari. Spiega cosa hai visto, condividi i fatti sull’inquinamento degli oceani tratti da questo articolo e chiedi loro di firmare la petizione.
  • Partecipa agli eventi di pulizia degli oceani e registra, nella Dive Against Debris App, i rifiuti che rimuovi. Continuiamo a inviare i dati sui rifiuti marini!

I dati dei subacquei fanno la differenza

I nostri sforzi collettivi fanno davvero la differenza. In tutto il mondo, PADI AWARE e i sostenitori dell’ambiente utilizzano il database Dive Against Debris® per informare lo sviluppo delle politiche e stabilire una legislazione per proteggere i nostri oceani e le creature che vi vivono.

Dive Against Debris è la più grande soluzione subacquea per la pulizia dei rifiuti marini che non danneggia l’ambiente marino. In oltre 121 paesi, sono stati rimossi e segnalati milioni di rifiuti marini; quasi 100.000 “citizen scientist” subacquei hanno portato avanti ricerche marine all’avanguardia e sono stati salvati oltre 35.000 animali marini intrappolati.

Sulla base dei dati dal PADI Dive Center Big Blue e da altri gruppi ambientalisti, Vanuatu ha vietato le scatole da asporto in polistirolo, i sacchetti di plastica e le cannucce di plastica monouso. Più di 2.000 persone hanno firmato una petizione a sostegno del divieto e Vanuatu intende diventare una Nazione senza plastica.

In Australia, subacquei, apneisti e snorkelisti hanno collaborato per raccogliere e registrare i rifiuti marini all’interno e nei dintorni di Manly Harbour a Sydney. Il loro lavoro e la loro passione hanno portato a un divieto della plastica monouso in tutto il territorio.

Two divers walk back to the shore with bags full of debris.

Una soluzione pratica all’inquinamento da plastica

Nel mondo moderno, si può avere la tentazione di assumere una visione pessimistica delle iniziative globali. Il Trattato globale sulla plastica fermerà completamente il flusso di plastica? No. Ma il successo del Protocollo di Montreal del 1987 dimostra che la cooperazione internazionale funziona:

  • A livello globale, il 98% delle sostanze che riducono lo strato di ozono è stato gradualmente eliminato (rispetto ai livelli del 1990).
  • Si prevede che lo strato di ozono si riprenderà entro la metà di questo secolo.
  • Sono state prevenute milioni di cataratte e casi di cancro della pelle.

Se promulgato, il trattato costituirà un’opportunità unica per creare un futuro con oceani più puliti e più sani. Clicca sul pulsante in basso e dai il tuo supporto (ci vogliono meno di 30 secondi). Se hai a disposizione altri 30 secondi per sostenere la salute degli oceani, condividi il link con altre persone.

La tua voce ci aiuterà nella negoziazione per ridurre sostanzialmente la velocità con cui la plastica entra nell’oceano, per eliminare i prodotti in plastica evitabili che si riversano nell’oceano e per garantire che i governi riconoscano che la comunità subacquea è parte fondamentale per monitorare l’impatto del trattato.


La PADI AWARE Foundation ha bisogno della tua voce al tavolo delle politiche

La PADI AWARE Foundation ha assunto un ruolo attivo nei negoziati per il trattato su scala globale. Abbiamo bisogno della tua voce per avere un impatto al tavolo delle negoziazioni.

Questo trattato potrebbe includere approcci sia obbligatori che volontari per affrontare l’intero ciclo di vita della plastica, inclusi molti degli elementi comuni trovati nel programma sui rifiuti marini di PADI AWARE. Per esempio, i principali risultati di Dive Against Debris hanno dimostrato che, a livello globale, quasi il 70% di tutti gli oggetti segnalati erano di plastica.

Il tuo supporto contribuirà a garantire che:

  1. Il trattato riduca notevolmente la velocità con cui la plastica entra nell’oceano.
  2. I prodotti in plastica evitabili che comunemente entrano nell’oceano vengano eliminati.
  3. I governi riconoscano che la comunità subacquea è fondamentale per monitorare l’impatto del trattato.

Dive Against Debris è uno strumento potente per contribuire a un solido accordo sulla plastica, a livello globale, come parte della soluzione per rimuovere e monitorare i rifiuti marini. Questo significa che PADI AWARE è pronta a collaborare con i governi per garantire che la rimozione dell’inquinamento da plastica non danneggi gli habitat marini. Se incluso nell’accordo da parte dei governi, Dive Against Debris sarebbe riconosciuto come una metodologia per permettere il monitoraggio e la segnalazione dei rifiuti marini. I dati costituiranno uno strumento potente e una base per comprendere ed eventualmente elaborare politiche che potrebbero portare a un cambiamento dei sistemi di gestione dei rifiuti e delle catene di approvvigionamento della plastica in tutto il mondo.

Ora più che mai, l’oceano ha bisogno di persone come te per creare cambiamenti positivi. Come si suol dire: “Il primo momento migliore per piantare un albero era vent’anni fa. Il secondo è adesso”.


two divers in the maldives participate in a dive against debris to pick up plastic in the ocean. One diver is using nitrox.

Ulteriori articoli – in inglese

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