Esistono persone fantastiche che, ogni giorno, lavorano per proteggere l’oceano. La PADI AWARE Foundation contribuisce a trasformare i loro sogni in realtà. E ci chiedono di dare una mano a tutti.


Perché dovrebbe riguardarci

Diciamoci la verità: esistono innumerevoli problematiche che minacciano il mondo naturale. Alcune sono molto gravi – il cambiamento climatico, la scarsità di cibo e la minaccia di estinzione. Inoltre, nell’oceano troviamo una chiara testimonianza dei danni provocati da noi stessi: rifiuti marini, inquinamento da plastica, fuoriuscite di sostanze chimiche, eccessivo sfruttamento della pesca e distruzione degli habitat.

Eppure, per ogni storia negativa e deprimente ne esiste una di speranza che vale la pena di raccontare. Riguarda quelle persone che lavorano per proteggere il pianeta e l’oceano, che puliscono i fondali marini, che cercano di fermare l’inquinamento alla fonte, che creano nuove misure a protezione delle specie vulnerabili e dei loro nidi, e che cercano di trovare soluzioni alla crisi climatica.

Queste persone sono i beneficiari del programma di finanziamento PADI AWARE Community Grant. Creano il futuro che desideriamo vedere e noi ne celebriamo il lavoro.


Il programma Community Grant Program promuove il cambiamento

Il programma PADI AWARE Mission Hub Community Grant Program è stato creato per finanziare le comunità locali e aiutare chi lavora per proteggere l’oceano. Questi finanziamenti sostengono progetti di salvaguardia ambientale e iniziative che porteranno risultati concreti.

Danna Moore, Global Director of PADI AWARE Foundation, dice: “Il programma Community Grant Program esemplifica in modo tangibile il nostro impegno alla nuova missione della Fondazione di generare iniziative a livello locale per la protezione dell’oceano a livello globale (in inglese). È impossibile raggiungere obiettivi collettivi di salvaguardia ambientale senza collaborare con le comunità locali.”

Goff mentre riprende una comunità Malagasy che basa la propria sussistenza sulle risorse dell’oceano – Foto di Andrea Ferrari

Come funziona

  1. Durante determinati periodi dell’anno, PADI AWARE invita i PADI Dive Center e le organizzazioni non profit per la salvaguardia ambientale – che soddisfano determinati requisiti – a richiedere una parte dei fondi. Inoltre, per incoraggiare quante più iniziative nuove e innovative possibile a fare lo stesso, i criteri per l’assegnazione dei fondi (in inglese) sono accessibili da tutti.
  2. Lo staff di PADI AWARE e i membri del Board of Directors valutano le proposte e selezionano i beneficiari dei fondi. Inoltre, viene valutato l’allineamento del progetto agli obiettivi della Fondazione, la capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, eventuali risultati misurabili, il budget, la fattibilità e molto altro.
  3. I beneficiari ricevono i fondi per realizzare i loro progetto. Il massimo ammontare ottenibile è di 10.000 dollari. Si possono utilizzare per coprire una varietà di spese e servizi relativi al progetto.
  4. Alla fine del progetto, i beneficiari preparano un rapporto sui risultati e sulle conoscenze ottenute.

Concentrarsi su ciò che conta di più

I fondi assegnati fino a ora riguardano iniziative e progetti che portano avanti il PADI Blueprint for Ocean Action, il documento su cui si basa la strategia di salvaguardia ambientale di PADI AWARE.

Il PADI Blueprint for Ocean Action comprende cinque aree di intervento.

Il documento prevede cinque aree di intervento che coincidono con problematiche chiave per l’oceano:

  • Liberare gli oceani dai rifiuti marini
  • Moltiplicare le aree marine protette (AMP)
  • Proteggere le specie marine vulnerabili e a rischio estinzione
  • Accelerare la ripresa e la ricostruzione delle barriere coralline
  • Ridurre e contrastare le emissioni carboniche dell’industria subacquea

Queste aree sostengono direttamente il Decennio delle scienze del mare e dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, compongono il programma PADI Decade of Ocean Action. In conclusione, PADI AWARE finanzia i progetti e le iniziative che si allineano con queste cinque aree di intervento.


Ti presentiamo i beneficiari

Prima della Giornata della terra 2022, PADI AWARE aveva annunciato i primi beneficiari del suo nuovo programma di finanziamento alle comunità (in inglese). Dalla rigenerazione delle foreste di kelp alla protezione di nuove specie di tartarughe, avevano aiutato chi ne aveva più bisogno.

Inoltre, durante il mese di agosto 2022, avevano assegnato la seconda tranche di fondi. Tra i beneficiari troviamo i leader nel settore dell’oceano e della salvaguardia ambientale. Creano nuove aree per la protezione delle tartarughe, vivai di coralli, piani di azione comunitari, aree marine protette e molto altro. Vediamo più in dettaglio:


1. PADI Blueprint for Ocean Action: Rifiuti marini

Per il 2022, i fondi che riguarderanno la lotta ai rifiuti marini si baseranno sul nuovo programma Dive Against Debris (in inglese). I subacquei e le organizzazioni che vi partecipano possono trasformare qualsiasi immersione in uno strumento per influenzare le politiche (#EveryDiveASurveyDive). Come prima cosa, riportano nella PADI AWARE mobile app i rifiuti marini che trovano (o che non trovano). Dopodiché, questi dati vengono aggiunti a una corposa banca dati che viene già usata per proporre l’implementazione di migliori programmi per la gestione dei rifiuti.

Dive Against Debris
Dives Against Debris® è uno dei modi più efficaci che i subacquei hanno a disposizione per combattere la crisi dell’inquinamento da plastica negli oceani.

Paragonando le quantità di rifiuti trovati durante le immersioni Dive Against Debris prima, durante e dopo l’implementazione di nuove misure per la gestione dei rifiuti, i governi e le organizzazioni possono comprendere ciò che veramente funziona per evitare che i rifiuti entrino nei corsi d’acqua. In questo modo, i subacquei possono contribuire alla pulizia degli oceani e ai cambiamenti tangibili nelle future politiche ambientali. Dai un’occhiata alla mappa PADI AWARE Dive Against Debris per visualizzare i contributi da parte di tutta la comunità subacquea.

Oltre a ciò, l’obiettivo specifico per questa area di intervento è quello di ridurre la quantità di rifiuti marini del 50% in determinati paesi grazie a collaborazioni strategiche e iniziative di pulizia dei fondali.


2. PADI Blueprint for Ocean Action: Aree marine protette

Forse, avrai sentito parlare dell’iniziativa 30 x 30 (in inglese). Questo movimento chiede ai governi di impegnarsi a proteggere il 30% di tutta la terra e di tutti i corpi d’acqua entro il 2030. Questo sarà fondamentale per rallentare il cambiamento climatico e mitigare i suoi effetti peggiori, per difendere la biodiversità e fermare la minaccia di estinzione, e per assicurare che tutte le comunità abbiano accesso ad aria e acqua pulita, e a spazi all’esterno.

Per questo, il programma PADI Blueprint for Ocean Action sostiene la ricerca per la creazione di un maggior numero di aree marine protette (in inglese). Inoltre, incoraggiamo i centri sub, le organizzazioni e i governi locali ad aderire al programma Adopt the Blue per designare più ecosistemi marini come aree marine protette. La ricerca dimostra che le zone dove la pesca è proibita creano un “effetto a cascata” e generano popolazioni di pesce e di vita marina più sane, sia all’interno che all’esterno dei loro confini.

Per esempio, Beqa Adventure Divers – i beneficiari dei finanziamenti erogati nel mese di agosto 2022 – lavorano sulla reintegrazione della Shark Reef Marine Reserve come area marina protetta. I fondi serviranno per condurre sondaggi sulle specie e sull’abbondanza di pesce. L’obiettivo è quello di determinare l’impatto che, durante la pandemia, l’attività di bracconaggio ha avuto sulle popolazioni ittiche locali e di contribuire a un futuro con abbondanza di pesce. Inoltre, grazie alla rigenerazione del corallo e delle tridacne giganti, si provvederà a rinforzare la salute dell’ecosistema.

Natasha Marosi, Director of Conservation, spera che i futuri sondaggi dimostreranno che le specie stanno diventando più abbondanti. Dice: “Sarebbe bellissimo se si potesse ripristinare la biodiversità e la Shark Reef Marine Reserve potesse ritornare a essere un santuario non solo per gli squali, ma per ogni creatura che vive nel suo ecosistema corallino”.


3. PADI Blueprint for Ocean Action: Specie vulnerabili

Gli scienziati hanno previsto che la perdita di biodiversità e la minaccia di estinzione saranno la prossima crisi affrontata dal mondo naturale. In effetti, gli ecosistemi che si sono evoluti per milioni di anni si basano su un equilibrio non sempre chiaro agli umani. Le specie dipendono le une dalle altre e l’estinzione di una di esse può avere gravi effetti a cascata.

Gli squali e le razze sono particolarmente vulnerabili. La ricerca stima che lo sfruttamento eccessivo della pesca abbia creato una minaccia di estinzione per oltre un terzo delle specie di squali, razze e chimaera (in inglese). In molti habitat marini, queste specie sono superpredatori e questo significa che svolgono funzioni fondamentali per l’ecosistema (in inglese) che sparirebbero in caso di una loro estinzione.

schooling grey sharks in australia, one of the best places to dive with sharks
gli squali hanno un’importanza fondamentale per gli ecosistemi marini.

Per questo, PADI AWARE ha dedicato una delle aree del suo programma Blueprint alla protezione delle specie marine vulnerabili. In particolare, la Fondazione spera di ridurre del 25% il numero di squali e razze in pericolo di estinzione. Inoltre, per raggiungere questo risultato, lanceremo campagne di salvaguardia a livello nazionale e porteremo la tua voce al tavolo di negoziazione. Vogliamo essere una speranza per gli squali e le razze


4. PADI Blueprint for Ocean Action: Barriere coralline

Le barriere coralline sono spesso definite le foreste pluviali dell’oceano. In effetti, sebbene ricoprano solamente l’1-2% del fondo marino, sostengono oltre il 25% delle specie marine. Questo ci permette di godere di ottimo cibo e della splendida vita marina durante le immersioni.

Sfortunatamente, le barriere coralline sono anche uno degli ecosistemi più minacciati al mondo. Inoltre, gli scienziati stimano che, entro il 2050, ne potremmo perdere il 90%. Per questo, i beneficiari dei fondi in questa area di intervento usano i programmi di scienza partecipata per rigenerare i coralli in ambienti chiave. In questo modo, sperano di mitigare il devastante declino degli habitat corallini che abbiamo potuto osservare negli ultimi anni. Inoltre, grazie a queste iniziative, PADI AWARE spera di rigenerare il 5% degli habitat corallini nel mondo e di coinvolgere le comunità in questo importante progetto.

Prendiamo come esempio Gili Shark Conservation. Il loro progetto Coral Catch permetterà a 20 donne indonesiane di perseguire carriere nella salvaguardia marina grazie a delle borse di studio per la rigenerazione dei coralli.

The coral catch women of Gili Shark hold up signs
Le “Coral Catch Superwomen” mostrano dei cartelli con la loro speranza per l’oceano. Gili Shark Conservation

Rose Huizenga, fondatrice e direttrice, dice: “Il nostro obiettivo finale è quello di creare una comunità di donne unite nella promozione di oceani sani e nella rigenerazione delle barriere coralline in Indonesia.”

Oltre a questo, il progetto si concentrerà sui 18 siti di immersione più conosciuti nel Gili Matra Marine Park. I partecipanti si assicureranno che entrino a far parte del programma PADI AWARE Adopt the Blue e, ogni anno, posizioneranno 400 cupole esagonali per la rigenerazione del corallo.

Dice Huizenga: “Dare a qualcuno l’opportunità di realizzare il loro sogno è la sensazione più incredibile che si possa provare. Per seguire i propri sogni e fare il possibile per diventare una “Coral Catch Superwoman” ci vuole coraggio, passione e dedizione.


5. PADI Blueprint for Ocean Action: Cambiamento climatico

Seagrass flows in the current.
un letto di fanerogame nel mediterraneo. Kosamare

Non è un segreto che il cambiamento climatico e l’oceano siano strettamente legati. Tuttavia, gli scienziati stanno ancora scoprendo la vera portata di questo legame. Stiamo scoprendo che gli habitat di carbonio blu (in inglese), formati da foreste di mangrovie e praterie di fanerogame, assorbono carbonio dall’atmosfera, producono ossigeno, forniscono un habitat fondamentale per la vita marina e sono cruciali per far fronte al riscaldamento del pianeta. Quindi, sono anche centrali alle strategie di PADI AWARE per la mitigazione del cambiamento climatico. 

Come ultima cosa, l’obiettivo è quello di ottenere un impatto neutro in tutta la filiera PADI e di proteggere e rigenerare gli habitat di carbonio blu. Questo ridurrebbe e compenserebbe l’impronta di carbonio del settore subacqueo. Inoltre, per compensare l’utilizzo di carbonio, i PADI Torchbearer si mobiliteranno per rigenerare, proteggere e finanziare più habitat di mangrovie e posidonie.

A diver holds a transect tape across a seagrass meadow as another takes notes underwater
subacquei lavorano per monitorare e rigenerare praterie di fanerogame dal momento che sono contenitori di carbonio blu fondamentali. Kosamare

Diamo un’occhiata al progetto di rigenerazione delle posidonie da parte di Kosamare nell’isola di Cefalonia, Grecia. Alex McMaster, rappresentante dell’organizzazione, dice: “La Posidonia oceanica è uno degli ecosistemi più importanti nel mediterraneo. È protetta dalla direttiva EU Birds and Habitats Directive, ma è ancora in grave pericolo, in particolare a causa della nautica da diporto.”

Per questo, nei prossimi tre anni, Kosamare controllerà e selezionerà praterie di fanerogame per installare ormeggi ecologici e per implementare iniziative di rigenerazione. Oltre a ciò, gli ormeggi aiuteranno a prevenire futuri danni da imbarcazioni e la rigenerazione della Posidonia ridarà vita ad alcuni di questi habitat e contenitori di carbonio blu fondamentali. Durante questo processo, coinvolgeranno la comunità locale.

Dice McMaster: “Questa attività dimostrerà l’abilità che piccole organizzazioni e comunità hanno di mobilitarsi per operare un cambiamento di fronte alla crisi climatica.”


Come possiamo contribuire

Ora che abbiamo incontrato alcuni dei beneficiari dei finanziamenti assegnati nel mese di agosto 2022 e aver visto quello che hanno fatto, è giunto il momento di completare il ciclo. Qui è dove tu e io possiamo dare il nostro contributo.

La terza e più recente chiamata per la richiesta di finanziamenti si è chiusa il 22 ottobre 2022. Le notifiche saranno inviate il 16 dicembre 2022.

Moore dice: “In qualità di organizzazione di beneficenza finanziata dal pubblico, la nostra capacità di intervenire urgentemente a protezione dell’oceano dipende dal contributo di ognuno di noi. Siamo felici di poter ripagare gli oceani e sostenere altre persone impegnate a proteggere e a salvare l’oceano.”

An aerial view of lush green islands tucked among blue bays
le Palau Rock Islands viste dall’alto

Donando a PADI AWARE Foundation, contribuiamo al finanziamento di questi e di altri beneficiari. Sono già al lavoro per proteggere l’oceano e il nostro aiuto permette loro di fare di più e più velocemente. Grazie ai loro sforzi e con il nostro sostegno, possiamo aiutarli a proteggere il nostro amato oceano.

Abbiamo bisogno del tuo aiuto.

In poche parole, sostenendo la Fondazione e il suo programma di finanziamento alle comunità, contribuiamo ad accelerare la partecipazione, l’educazione e la promozione per la protezione dell’oceano.


Ulteriori letture (in inglese):

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