Moltissime donne stanno perseverando nelle loro missioni di esplorare e proteggere il mondo blu. Hanno trovato il modo di bilanciare i bisogni dell’umanità e dell’oceano. Poi, hanno iniziato ad agire, ispirando le persone che le circondano. Nella loro dedizione e coraggio, troviamo che la speranza del benessere degli oceani stia crescendo.
Immergiti con noi e vieni a conoscere alcune di queste incredibili donne per prendere ispirazione per le tue avventure sulla conservazione degli oceani e imparare come ognuna di queste persone stia imparando a vivere senza filtri #LiveUnfiltered.
1. Maddison “Maddy” Molina, giovane subacquea e Coral Ambassador, USA
Maddy Molina, una subacquea di 12 anni con certificazione PADI Junior Open Water, è una subacquea e ambientalista convinta. Diffonde consapevolezza sulla necessità di salvare le barriere coralline nel mondo. Nel suo video virale, “Saving the World’s Coral” (2021), migliaia di persone hanno visto per la prima volta che cosa sono i coralli. Poi, il film spiega il motivo per cui i coralli sono importanti e le minacce che stanno affrontando. Ma, cosa più importante, ci insegna cosa possiamo fare per cambiare la situazione.
2. Song-Hyun Choi, attrice e difensore dell’oceano, Corea
Song-Hyun Choi ha trovato un modo di combinare tutte le sue passioni per lo scopo comune di incoraggiare gli altri a sperimentare i benefici curativi dell’oceano. Song-Hyun ha utilizzato la sua piattaforma come attrice coreana di successo per ispirare i suoi connazionali ad imparare ad immergersi. Song-Hyun ha imparato ad immergersi per un film in cui recitava e, ora, è una PADI Instructor e AmbassaDiver™ che condivide online le sue esperienze per ispirare i suoi connazionali ad esplorare nuove località e unirsi a lei nella salvaguardia dell’oceano.
3. Mima, la prima PADI Divemaster donna del suo paese, Timor-Leste
Per tutta la sua vita, Mima ha combattuto le tradizioni e ha sfidato le barriere di genere. Nel 2019, è diventata la prima Divemaster donna nel Timor-Leste, con il centro Blue Ventures. Subito dopo, le sue paure si sono trasformate in fascino per l’oceano. Questo ha ispirato Mima a continuare la sua formazione, diventando assistente scientifica e ufficiale di collegamento con la comunità. Ora, fa da mentore agli altri e diffonde il suo messaggio di forza alle donne del suo paese (articolo in Inglese), ai suoi amici e alla comunità. Il suo obiettivo finale è quello di diventare PADI Dive Instructor e di insegnare ad altre donne ad immergersi.
4. Ehdaa Al-Barwani, da divemaster allo sviluppo della subacquea femminile, Oman
In tutto ciò che fa, Ehdaa esemplifica la relazione simbiotica che può esistere tra le donne, la tradizionale cultura dell’Oman e l’oceano. Per esempio, nel 2018, Ehdaa Al-Barwani divenne la prima PADI Divemaster donna in Oman. Presto, il suo percorso l’ha ispirata a mostrare la via ad altre donne che volessero unirsi a lei come PADI Pros. Quindi, iniziò ad offrire corsi di subacquea per sole donne presso il centro Aura Divers. Durante questi corsi, insegnava alle sue studentesse buone abitudini e conoscenze fondamentali di salvaguardia. A tutt’oggi, continua il suo lavoro.
5. Cristina Izurieta, madrina di un movimento per ripulire i mari, Ecuador
Cristina Izurieta fondò il centro di subacquea Mares Ecuador con un sogno. Voleva creare subacquei coscienziosi che fossero responsabili e appassionati dell’oceano. Inoltre, alle parole ha fatto seguire i fatti. Durante gli eventi e le immersioni di pulizia dei fondali, Cristina e il suo team hanno rimosso centinaia di libbre (articolo in Spagnolo) di plastica e di altri rifiuti marini. Più recentemente, ha ispirato altre persone a continuare ad aiutarla attraverso il suo movimento #DoMingasDeMares. Infine, Cristina ha anche certificato oltre 100 bambini, sotto i 17 anni, come subacquei Open Water. Li incoraggia a prendersi cura dell’oceano e a diventare la prossima generazione di PADI Torchbearer.
6. Cody Unser, subacquea adattiva, USA
Questa PADI AmbassaDiver ha dovuto superare difficoltà e sfide durante tutta la sua vita. Nel 1999, rimase paralizzata a causa di una malattia autoimmune, la mielite trasversa. Quindi, all’età di 13 anni, ha creato una fondazione a suo nome. All’inizio, la Cody Unser First Step Foundation aveva tre obiettivi: creare consapevolezza, generare collaborazioni mediche e migliorare la qualità di vita per le persone diversamente abili. Subito dopo, la fondazione iniziò ad usare la subacquea come terapia per la paralisi. Da allora, Cody ha condiviso i benefici della subacquea adattiva con altre persone. In questo modo, lavora per “cambiare le vite un’immersione alla volta.”
7. Martina Alvarez, fondatrice di “Women of the Ocean” e mentore per le donne locali, Panama
Martina Alvarez ha lasciato una comoda vita a Buenos Aires. Usando il mare come la sua bussola, ha prima imparato ad immergersi in Tailandia e poi si è trasferita in Messico per migliorare le sue abilità. Successivamente, è arrivata a Bocas del Toro, Panama, dove è diventata istruttrice PADI e produttrice di film sull’oceano. Molto presto, si è resa conto che le ragazze locali non sapevano nuotare. Questo l’ha colpita molto e si è impegnata a cambiare la situazione.
Nelle comunità costiere, avere abilità acquatiche e confidenza con l’acqua aiuta le donne a trovare buoni impieghi. Questi lavori supportano le loro famiglie e, allo stesso tempo, proteggono l’oceano. Quindi, Martina ha fondato il programma “Women of the Ocean” per portare queste ragazze più vicine all’acqua. Attraverso il programma, Martina ha incontrato Nazari, una ragazza locale appassionata. Martina le ha fatto da mentore mentre esplorava le acque locali. Ora, L’obiettivo di Nazari è quello di diventare la prima donna del posto ad insegnare la subacquea.
8. Rose Lowe, motivatrice per la comunità e protettrice di barriere coralline, Mauritius
L’economia di Mauritius, come quella di molti arcipelaghi nel mondo, dipende dalla salute delle sue barriere coralline. Per questo motivo, Rose Lowe e lo staff di Dodo Divers Ltd stanno cercando di rigenerare 10.000 metri quadrati di barriera corallina danneggiata a Confetti Bay, uno dei siti d’immersione più conosciuti della zona. Inoltre, in caso il progetto abbia successo, spera di poterlo applicare in altri siti dell’isola.
Data l’importanza che l’ecosistema corallino riveste per un paese come Mauritius, oltre alla rigenerazione del corallo, Rose porta avanti varie attività per coinvolgere la comunità nella sua attività di salvaguardia ambientale.
9. Natasha Marosi, Conservation Director ed eroina delle AMP, Fiji
Natasha Marosi descrive l’oceano come “magico” e “sorprendente”. Ma, dopo aver visto gli effetti devastanti che il bracconaggio ha causato durante la pandemia, quando nessuno controllava la pesca, Natasha lo descrive anche come “vulnerabile” e “limitato”.
Questa evidente necessità di maggiore protezione è il motivo per cui Natasha e il suo team cercano di riabilitare la Shark Reef Marine Reserve di Beqa, nelle Fiji. Oltre a controllare le specie ittiche nella riserva locale, in modo da valutare l’impatto che la pandemia ha avuto nella zona, misurano il successo che l’applicazione dei regolamenti delle AMP locali può avere come attività di salvaguardia ambientale, dando così una speranza a tutte le AMP nel mondo.
10. Rose Huizenga, portavoce delle donne e fondatrice del Coral Catch Project, Indonesia
In Indonesia, Rose Huizenga e il progetto Gili Shark Conservation stanno creando il futuro per le barriere coralline e le donne delle Isole Gili.
Come fondatrice e direttrice del Coral Catch Project, fino ad ora Rose ha fatto sì che 100 donne indonesiane ottenessero altrettante borse di studio per la rigenerazione del corallo, in modo che potessero realizzare il loro sogno di lavorare nella salvaguardia marina e nella rigenerazione dei coralli. Grazie a queste borse di studio, spera di dare a queste donne la possibilità di sviluppare le loro carriere e di sostenerle nell’attività di protezione del loro ambiente sommerso locale.
11. Cassiopea Carrier Doneys, restauratrice di barriere coralline e direttrice presso il Takata Research Center, Messico
Cassiopea Carrier Doneys gestisce un progetto di ricerca e rigenerazione delle barriere coralline (in inglese) presso il Takata Research Center, in Messico. Cassiopea e la sua squadra non solo lavorano per rigenerare le barriere coralline, ma conducono analisi genetiche dei coralli di importanza fondamentale. Tramite lo sviluppo di un’appropriata diversità genetica, riescono a creare una barriera corallina con una più elevata tolleranza alle minacce ambientali, tra cui: l’acidificazione e l’aumento delle temperature dell’oceano, e altre malattie.
Cassiopea spera che, grazie alla maggiore biodiversità delle barriere coralline e alla partecipazione della comunità locale alle attività per la loro rigenerazione, saranno in grado di assicurare un futuro migliore per progetti simili.
Ti senti ispirato? Anche noi! Se non sei ancora un subacqueo, il primo passo per vivere una natura senza filtri e aiutare a salvare gli oceani è imparando a immergerti. Prendi il tuo PADI e #LiveUnfiltered. La parte migliore? Puoi iniziare proprio ora con L’eLearning dell’Open Water Diver